Voce ai Protagonisti: attori locali e genitori Rom e Sinti

Il progetto

Il testo del progetto Voce ai Protagonisti: attori locali e genitori Rom e Sinti si presenta come una ricerca svolta dall’Istituto degli Innocenti1 nel 7 quadro del Progetto nazionale per l’integrazione e l’inclusione dei bambini rom, sinti e caminanti.

Prima di delineare le finalità, il percorso metodologico e gli esiti della ricerca, introduciamo, a grandi linee, cornice, obiettivi e azioni del Progetto all’interno del quale tale approfondimento prende corpo.

 

Città

Il Progetto, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministero della Salute e l’Istituto degli Innocenti – responsabile dell’Assistenza tecnico-scientifica – viene svolto nelle principali città metropolitane italiane:

Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia.

 

PON Inclusione

Realizzato dal 2016 nel quadro delle azioni del PON “Inclusione” 2014-2020, il Progetto prosegue il percorso avviato nel 2013 nell’ambito della legge 285/97 ampliando significativamente nel tempo il coinvolgimento di territori, scuole, bambini e famiglie RSC2.

 

Obiettivi

Gli obiettivi principali del Progetto sono:

a) il miglioramento dell’inclusione scolastica e del successo formativo dei bambini e adolescenti RSC;

b) il contrasto alla dispersione scolastica dei bambini e adolescenti RSC;

c) il miglioramento dell’accesso ai servizi socio-sanitari dei bambini e adolescenti RSC e delle loro famiglie;

d) il consolidamento di una governance multisettoriale territoriale e la creazione di una rete di collaborazione tra le città aderenti.

Beneficiari

Il Progetto prevede un lavoro centrato, prevalentemente, su tre ambiti: la scuola, i contesti abitativi e la rete locale dei servizi.

Il lavoro nella scuola è rivolto non solo ai bambini RSC ma a tutti i bambini presenti nella classe di progetto, agli insegnanti, al dirigente scolastico e al personale ATA, con l’idea che una scuola inclusiva sia una scuola accogliente e migliore per tutti e non solo per gli studenti RSC.

Le attività previste si suddividono in tre cluster:

la formazione per insegnanti e operatori, le attività curriculari con metodologia cooperativa realizzate dagli insegnanti e i laboratori nelle classi.

Il lavoro nei contesti abitativi è finalizzato a integrare gli obiettivi di sostegno scolastico con quelli volti alla promozione del benessere complessivo del bambino in relazione alla sua famiglia favorendone l’accesso ai servizi locali e promuovendone un percorso verso l’autonomia.

La rete locale

La rete locale è un’area specifica di lavoro in relazione alla contestualizzazione delle progettualità nelle realtà territoriali e alla necessità di dare forma stabile a meccanismi di gestione degli interventi sociali e socioeducativi.

La rete locale è organizzata in ogni territorio in spazi di confronto e co-progettazione multidisciplinare (Tavoli Locali ed Équipe).

Il target diretto del Progetto sono i bambini e i ragazzi RSC dai 6 ai 14 anni e le loro famiglie RSC ma, fondamentale per la riuscita del Progetto, è il lavoro sul target indiretto, identificabile in tutti i bambini e ragazzi non RSC, nei dirigenti scolastici, docenti e personale ATA delle scuole coinvolte nel Progetto, negli operatori dei settori sociale e sanitario, dell’associazionismo e, più in generale, della rete locale per l’inclusione.

Nel quadro dell’attività di monitoraggio e valutazione del Progetto Nazionale, promossa dall’Istituto degli Innocenti prevalentemente attraverso strumenti di tipo quantitativo e centrata sugli aspetti socio-demografici, sui risultati degli alunni target e sul clima di classe si è ritenuto importante sviluppare contestualmente un percorso d’indagine pienamente qualitativo e partecipativo di più ampio respiro, cercando di valorizzare le voci dei protagonisti delle attività a livello locale – promotori e beneficiari delle azioni – quali i soggetti partecipanti alle Équipe Multidisciplinari e i genitori degli alunni RSC.

 

Indagine

Il testo presenta i due percorsi d’indagine svolti in parallelo nel periodo tra maggio e luglio 2019, attraverso 11 focus group che hanno visto coinvolti quasi 90 attori impegnati nelle progettualità locali e 23 interviste semi-strutturate a genitori rom, in altrettante città aderenti al Progetto Nazionale.

Nel complesso, l’indagine ha inteso approfondire due aspetti centrali del Progetto, tra loro interrelati:

l’articolazione della rete progettuale e delle attività locali e la percezione che di queste hanno le famiglie rom.

Realizzati entrambi dall’Assistenza Tecnica del Progetto, di cui è incaricato l’Istituto degli Innocenti, i percorsi hanno richiesto la collaborazione di molte figure attive nelle progettualità locali, alle quali va indirizzato il nostro ringraziamento; così come un ringraziamento va ai genitori rom e sinti che si sono resi disponibili a interloquire con noi, raccontandoci cosa pensano del Progetto ma anche quali difficoltà e criticità incontrano nella loro quotidianità.

Alla presentazione sintetica degli esiti dei due percorsi – focus group e interviste – seguono alcuni spunti conclusivi di riflessione utili a promuovere la necessaria ridefinizione e rimodulazione degli obiettivi specifici e delle attività in itinere, aspetto fondamentale per un Progetto che mira a intervenire in un ambito così complesso, sfaccettato e impegnativo quale l’inclusione dei minori.

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Voce ai Protagonisti: attori locali e genitori Rom e Sinti
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