Progetto Nazionale RSC

Progetto Nazionale RSC

Progetto nazionale RSC per l’inclusione e l’integrazione dei bambini rom, sinti e caminanti

 

Indagine qualitativa anno 2020:

Voce ai protagonisti: attori locali e genitori

Progetto nazionale RSC: il presente volume riprende un testo presentato già nel Seminario Nazionale del Progetto per l’inclusione dei bambini RSC.

Pubblicazione del Novembre 2019, integrata e rivista nella veste grafica.

Per iniziare, il testo curato da Francesco Chezzi e Stella Milani ricercatori dell’Istituto degli Innocenti, presenta i due percorsi di indagine svolti in parallelo nel periodo tra maggio e luglio 2019.

Attraverso 11 focus group che hanno visto coinvolti quasi 90 attori impegnati nelle progettualità locali e 23 interviste semi-strutturate a genitori rom.

Coinvolte 11 città aderenti al Progetto Nazionale.

Nel complesso, l’indagine ha inteso approfondire due aspetti centrali del Progetto, tra loro interrelati:

l’articolazione della rete progettuale e delle attività locali e la percezione che di queste hanno le famiglie rom.

Realizzati entrambi dall’Assistenza Tecnica del Progetto, di cui è incaricato l’Istituto degli Innocenti, i percorsi hanno richiesto la collaborazione di molte figure attive nelle progettualità locali.

Un ringraziamento va ai genitori rom e sinti che si sono resi disponibili a interloquire con gli attori del progetto;

attraverso il racconto di cosa pensano del Progetto ma anche quali difficoltà e criticità incontrano nella loro quotidianità.

Per concludere, alla presentazione sintetica degli esiti dei due percorsi – focus group e interviste – seguono alcuni spunti di riflessione:

riflessioni utili a promuovere la necessaria ridefinizione e rimodulazione degli obiettivi specifici e delle attività in itinere;

aspetto fondamentale per un Progetto che mira ad intervenire in un ambito così complesso, sfaccettato e impegnativo quale l’inclusione dei minori.

 

Clicca qui per scaricare il volume:

idi_pon_rsc_voci_protagonisti_200526_2

 

Clicca qui per l’articolo originale dal sito Minori.gov.it

Vai alla nostra pagina Scuola